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Monte Giaideit (1087 metri) da Illegio, passando alla pieve di san Floriano, (Carta Tabacco 013).
Il percorso si snoda lungo il Cammino delle Pievi e lungo il CAI 460. Per salire sul Giaideit è necessario raggiungere Illegio, frazione della cittadina di Tolmezzo; in particolare, la mulattiera da percorrere ha inizio nei pressi del cimitero di Illegio a 580 metri circa di quota. Per giungere al cimitero bisogna attraversare il paesello destreggiandosi tra le strette viuzze e seguendo le indicazioni per la pieve di San Floriano (Coordinate GPS 46.431033, 13.058060).
Una volta arrivati al cimitero non si troveranno indicazioni esplicite per il monte Giaideit, così come non si troveranno durante l'intero percorso che condurrà alla cima. E' invece ben visibile l'insegna che evidenzia l'attacco della mulattiera (il Cammino delle Pievi) che conduce alla chiesa di S. Floriano. Sarà necessario seguire quest'ultima indicazione. Inizialmente la mulattiera, che ben presto diventa sentiero, procede in discesa; in seguito, dopo un antico ponte in sassi, prosegue in salita.
La camminata si svolge quasi sempre all'ombra del bosco fino al raggiungimento della pieve. Durante la salita, nei pressi di una piccola distesa prativa, caratterizzata dalla presenza di due stavoli e di un abbeveratoio sapientemente decorato, sarà necessario ignorare un sentiero che si stacca sulla sinistra e procedere senza deviazioni. Così facendo si giunge ad una piccola cinta muraria che funge da ingresso al colle prativo sul quale sorge l'antica pieve di S. Floriano. Consiglio, a questo punto, di abbandonare momentaneamente il sentiero e di salire fino alla chiesetta, posta poco più in alto, in modo da poter ammirare lo splendido panorama che si apre su tutta la valle del But.
Dopo questa breve deviazione, per salire sul monte Giaideit è necessario scendere nuovamente fino a raggiungere la piccola cinta muraria; da qui si procede a sinistra, per un brevissimo tratto in discesa. Dopo pochissimi metri il sentiero si biforca e sarà necessario proseguire a destra verso un pozzo artesiano recentemente ristrutturato. E' proprio questo il punto in cui ha inizio il CAI 460. Poco oltre il pozzo il sentiero proseguiva tra vari schianti, una vecchia frana piuttosto estesa ed invadente vegetazione, il vecchio sentiero CAI è stato dismesso. Poco dopo il pozzo artesiano, nel punto in cui il vecchio sentiero è stato sbarrato, è necessario proseguire a destra lungo un nuovo ripido sentiero, ben segnato, che si ricongiunge nella parte alta al vecchio tracciato. Appena possibile aggiorniamo anche la traccia GPS.
Penso che questo tratto possa creare un po' di disagio a persone che sono alle prime esperienze in montagna visto che bisogna prestare particolare attenzione ad orientarsi, cercando i passaggi migliori senza perdere di vista i segnavia, comunque presenti. Superato questo tratto di sentiero poco curato, la traccia torna ad essere ben evidente fino all'anticima in prima battuta ed alla cima in seguito. Prendendo quota si esce dalla frescura assicurata dal bosco e si comincia a procedere in ambiente via via più aperto e panoramico.
Per raggiungere l'anticima, dove si trovano una grande croce metallica ed una panchina in legno, è necessario superare un tratto attrezzato con un cordino, utile per aiutarsi nella progressione tra rocce. Proseguendo oltre la croce, lungo il sentiero che si snoda inizialmente tra le zolle erbose dell'anticima, si giunge dopo poco ad un secondo e breve tratto attrezzato; superatolo è possibile giungere alla cima vera e propria sulla quale si trova posizionata una splendida rosa dei monti che aiuta a riconoscere le vette che il panorama a 306° regala agli occhi.
La spettacolare vista spazia dall'Amariana al gruppo Coglians Cjanevate, passando dal Sernio alla Crete di Palasecca, dall'Amarianute allo Strabut e al gruppo del Verzegnis per citare alcune cime; il panorama si apre, inoltre, su tutta la valle del But e i suoi numerosi paeselli carnici. Il ritorno si effettua lungo lo stesso sentiero dell'andata, prestando particolare attenzione alla discesa lungo i due tratti attrezzati. Giunti ad Illegio, al termine dell'escursione, consiglio una visita alla frazioncina, in particolare alla curatissima "Via dei Mulini" ed alla casa delle Esposizioni che ospita per alcuni mesi, ogni anno, una mostra d'arte internazionale. Sviluppo 4,5 Km. - Dislivello totale 655 metri circa - Quota minima 530 metri, massima 1087
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Fotografie di Francesca Treu
distanza
durata
Vel. media
n. punti
distanza punti
4.4 km
n/a
n/a km/h
770
5.74 m
dislivello
minima
massima
salita
discesa
525 m
527 m
1052 m
631 m
631 m
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Monte Giaideit | |
Venerdì, 04 Marzo 2022 14:53 425.36 KB 7 |
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Giaideit | |
Giovedì, 10 Settembre 2020 20:54 64.44 KB 14 |
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Giaideit | |
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Giaideit | |
Giovedì, 10 Settembre 2020 20:55 5.19 KB 4 |
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